venerdì 8 giugno 2012

Sintesi


Abbiamo visto in questo blog come il lemma trasmettere sia presente nella nostra vita quotidiana in numerose forme, come già dimostra la simbologia dedicata e le sue traduzioni. Possiamo ripercorrerne la storia partendo dagli uomini di neanderthal, per poi arrivare agli uomini di Cro-Magnon, ed al Medio evo.
Si passa poi in rassegna ai francobolli ed alla pubblicità, alla sua comparsa nella mitologia e nelle narrazioni.
Si giunge finalmente in epoca moderna, dove con i brevetti si è potuto assistere al suo sviluppo nella storia.
Non possono mancare i molti libri, nei quali si spiega come li lemma trasmettere, attraverso la telegrafia e la radio si sia sviluppato negli anni. I protagonisti di tali innovazioni sono stati tanti ; lo dimostra pure l' abbecedario. Si mostra infine una serie di "variazioni sul tema" attraverso il glossario.

l' immagine che fa da sfondo al blog è una fotografia della stazione radiotelegrafica installata a Cape cod, per l' intraprendente "avventura transatlantica".

mercoledì 30 maggio 2012

Glossario ragionato


Alcuni lemmi connessi al trasmettere sono:

dimensionare la lunghezza delle antenne, i circuiti trasmittenti, la lunghezza dei cavi
orientare       le antenne riceventi e trasmittenti in una linea LOS (line of sides)
progettare     circuiti elettrici trasmittenti e nuovi tipi di materiali utili alle telecomunicazioni
energia         elettrica, magnetica, elettro-magnetica, le tre forme nelle quali le informazioni si
                    trasmettono
elaborare      le informazioni in fase di trasmissione ed eventualmente
codificare     tali informazioni
organizzare   le linee di trasmissione dati (connesso a progettare e dimensionare)

giovedì 17 maggio 2012

A fianco dei protagonisti


Protagonisti più importanti della storia delle telecomunicazione, oltre ai già citati, sono:
Edwin Oward Armstrong, l' inventore del miracolo del sistema di ricezione supereterodina, Lee de forest, che con la sua valvola termoionica ha permesso lo sviluppo della radiotrasmissioni, i fondatori delle associazioni Telefunken, RCA, Philips, ed in italia, la torinese Magnadyne, e la economica quanto famosa Geloso.

venerdì 11 maggio 2012

Nei Brevetti


Moltissimi sono i brevetti da ricordare sulla storia delle telecomunicazioni.
I più importanti sono:
sul telegrafo: US 324260, US3912863 

sulla radio marconi:
US Pat. 650110  ed il  7777 (brevetto importantissimo sul sistema sintonico)
oltrchè US786132,  US1226099, ed  US650109 che trattano dei sistemi antenna-terra ed altri dallo scienziato messi a punto.  



venerdì 4 maggio 2012

Nei libri


Il lemma trasmettere trova la sua piena realizzazione nella radio, come già detto. i libri che trattano della
radio , e che l' autore del blog ha letto, sono:

          

                 

  

altri libri che trattano di telegrafia sono:

        

       

                                                         


si propone poi un link su molte riviste degli anni '50 e '60.


sabato 28 aprile 2012

Nei tempi e nei luoghi, ieri ed oggi.


Trattiamo ora dello sviluppo delle tecnologie che hanno prestato servizio al mondo delle telecomunicazioni.
Già si è detto che anticamente le uniche forme di comunicazione a distanza erano elementari (segnali di fumo,lmuninosi ecc).

La telegrafia aerea
Iniziamo con la telegrafia di Chappe e Depillon, primo mezzo di comunicazione che sostituì i cavalli ed i messi.Come è noto, la telegrafia aerea ebbe a diffondersi dapprima in francia nell' 800; la prima linea in ogni caso, fu aperta nel 1794 tra Parigi e Lilla.Eccone una immagine della classica torre telegrafica, ed una relativa cartina che ne indica la diffusione in Francia


e di una delle tavole rappresentanti uno dei numerosi codici.

(informazioni ottenute in seguito alla lettura del libro La telegrafia aerea )
Si ricordi, a tal proposito, che lo scopo del telegrafo Chappe non era quello di trasmettere singole lettere o numeri; si trasmettevano infatti messaggi. Coloro che lavoravano alle torri, poi, erano sottopagati; dovevano inoltre acquistare con il proprio denaro un cannocchiale, e lavoravano ovviamente per più di 12 ore al giorno. Gli operatori spesso erano analfabeti; si limitavano infatti a ricopiare i simboli visualizzati con il cannocchiale, senza nemmeno interpretarli: i messaggi arrivavano quindi fino al capolinea della linea di trasmissione. Le linee più complesse, già presenti in epoca napoleonica, permettevano di trasmettere in un ora dal punto più a nord della francia fino al  italia. Erano stati sviluppati ormai i protocolli sulla precedenza delle informazioni da ricopiare in caso di accavallamento sulla stessa linea, o peggio, in corrispondenza di uno snodo importante. Già a fine ottocento una fitta rete telegrafica attraversava tutta la penisola fino al sud Italia. (carente era solo la Basilicata con la sola linea costiera). Era infatti una strategia di guerra il collegamento dell' alta italia con il porto di Taranto, nel quale la linea telegrafica perveniva da Ostuni. (es: la distanza Ostuni-Taranto era una delle massime esistenti tra due torri del telegrafo ottico ).

La trasmissione via cavo

La telegrafia elettrica  
l' invenzione del telegrafo elettrico, è stata dapprima sperimentata da Alessandro Volta, ma solo William fothergill Cooke e  Charles Wheatstone pervennero alla realizzazione di un apparecchio poi  commercializzato.
Nella  letteratura scientifica tantissime sono le notizie relative al telegrafo elettirco. Possiamo qui visualizzare alcuni tipi di tasti telegrafici

il tasto verticale                                              
        

Il sideswiper, realizzato per recuperare gli ottimi telegrafisti ammalatisi di epicondilite a seguito di un uso prolungato del tasto verticale

      


e quelli automatici a controllo meccanico...


...oltrechè elettronico



questi ultimi due tipi diffusisi ovviamente in epoca moderna nell' ambito amatoriale (a tal proposito, nelle gare nazionali, i russi la fanno da padrona).
Tutti questi, mezzi per battere i punti e le linee componenti il codice morse.
(Informazioni tratte dalla lettura del libro Manuale pratico di telegrafia)
a complemento della trattazione sulla telegrafia elettrica, è da ricordare il cavo sottomarino.

Oggi.
E' importante ricordare che la comunicazione via cavo ancora oggi sopravvive ad opera della fibra ottica;




oltrechè con la comunicazione telefonica urbana, e la TV via cavo, efficiente ed esistente solo in America.





Passiamo ora a trattare della trasmissione dei segnali via etere (senza fili).

Il TSF
Nominato TSF è il telegrafo senza fili. Il suo inventore è, come ormai accettato dopo varie ed esageratamente inutili diatribe, Guglielmo Marconi, della figura del quale l' autore del blog è un grande conoscitore. Personaggio dalle doti creative e dall' intuito geniali, oltremodo dotato di un grande senso degli affari, Marconi non solo è stato l' unico ad aver messo a punto un efficiente sistema di comunicazione del pensiero a distanza, ma è stato anche l' inventore dell' elettronica (come afferma Lodovico Gualandi, ex Rai Senior, in uno dei suoi libri). L' elettronica è infatti la tecnologia che permette di ricevere, elaborare e trasmettere informazioni. Ha avuto origine a seguito del' invenzione della valvola termoionica, che non è stata invero una invenzione di Marconi, ma la radio, nel vero senso del termine, (che è stato l' unico apparecchio elettronico esistente fino agli anni '30), non avrebbe potuto esistere senza il suo operato.
dapprima il telegrafo senza fili, poi la radio negli anni '20 sono stati i protagonisti del cambiamento sociale avvenuto agli inizi del '900. Evitando di parlare della radio (per la quale un enorme mole di informazioni sarebbero da fornire, informazioni che esulano dallo scopo del blog), limitiamoci a collocarla nel tempo.
La radio era già presente durante la prima guerra mondiale;
eccone alcune stazioni da campo





A tal proposito ricordiamo che, durante la prima guerra mondiale, il telegrafo elettrico era il mezzo di comunicazione al centro delle intercettazioni nemiche. Molti erano mandati in missione alla ricerca delle tavole recanti la simbologia adottata per la codifica dei messaggi morse. A tal proposito è curioso ricordare che un telegrafista italiano era riconoscibilissimo nel modo di battere i punti; tali uomini, infatti, ricevevano spesso una preparazione scarsa, non adatta alle situazioni di emergenza del "campo di battaglia" .
(Informazioni tratte dalla lettura del libro Manuale pratico di telegrafia)

le stazioni radio trasmittenti crebbero a dismisura fino agli anni '50 ed oltre; molte informazioni sulla storia della radio sono presenti in questo link.
Ciononostante, la comunicazione anche privata ad opera del cellulare, o semplicemete, della linea telefonica trasmessa da satellite, è avvenuta successivamente alla messa in orbita degli stessi.



























sabato 21 aprile 2012

 Narrazioni


Nella letteratura, il lemma trasmettere è presente coi telegrafi a partire dai primi anni del '900.
 come non ricordare la poesia di Salvatore Quasimodo, Alle fronde dei salici?
già compare il telegrafo ottico Chappe con Victor Hugo.

Nei fumetti troviamo molte semplici rappresentazioni


                                                                alcune dell' epoca

Nelle canzoni.
originale è la canzone di Elvis Costello, radio radio, 



Nel cinema.
Anche una puntata di paperino può generare disastri a seguito di una ricetta trasmessa per radio



Pubblicità.

       Vi propongo una bellissima pubblicità della telefunken


Altri riferimenti della radio nel cinema sono presenti nel sito Le radio di Sophie, sezione dedicata.











giovedì 19 aprile 2012

Nel mito

la funzione portante del mito è proprio quella di trasmettere conoscenze e valori (valenza formativa del mito)

Della mitologia greca da ricordare è il mito di Encelado , gigante dalla voce possente che non aveva certo bisogno degli attuali mezzi di comunicazione per trasmettere il suo pensiero a grandi distanze!

venerdì 13 aprile 2012

nella pubblicità

molti sono i trasmettitori di ogni tipo pubblicizzati:

                          
                                                       anche nei giocattoli



I francobolli

riportano il lemma trasmettere nelle più svariate forme
 da marconi Guglielmo:


alle immagini di antenne





                          


da non dimenticare il dipolo ripiegato con piattina da 300 ohm 





Gli uomini di Cro Magnon, invece, erano capaci di un linguaggio più evoluto rispetto a guello degli uomini di neanderthal. Fu proprio questa la chave del loro successo.




Erano perfino capaci di realizzare manufatti a scopo esclusivamente ornamentale, come collane e bracciali, lavorando conchiglie, dimostrando di essere in grado di trasmettere informazioni circa la loro personalità.










Erano poi in grado di realizzare pitture rupestri

                     
 ecco un esempio delle grotte di lascaux


che rappresentano senza lacun dubbio la prima migliore forma di trasmissione di informazioni che l' "uomo primitivo" abbia mai realizzato.

venerdì 6 aprile 2012

Il medioevo

Intensa è stata la produzione di immagini e la trasmissione di idee nel periodo medioevale.


Sulle catterali

La Chiesa era intenta a trasmettere messaggi allo scopo di diffondere la conoscenza della dottirna cattolica, adoperando un linguaggio facilmente comprensibile dal popolo. Questa intenzione ha trovato la sua piena realizzazione nella costruzione delle cattedrali gotiche , nelle quali la presenza degli affreschi (all' interno) e delle statue (all' esterno) avevano la funzione di trasmettere messaggi di:

- terrrore per spaventare il popolo e rendere l' idea dell' orrore dell' inferno:












- ma anche di speranza e di pace per la salvezza dell' anima dei credenti:




- oltrechè di rivalutazione della figura femminile da sempre considerata incline al       peccato:




Sulla stampa

Da non dimenticare è l' invenzione della stampa a caratteri mobili, che si fa risalire a Johann Gutenberg. Essa rappresenta il miglior mezzo di trasmissione delle idee ad opera della scrittura, linguaggio simbolico indice del livello culturale raggiunto dall' uomo.















Ecco le miniature, bellissime immagini che ornavano i libri manoscritti:


 



ed, a confronto, le incisioni, che corredavano i libri stampati: